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Sedazione cosciente : utilizzo del protossido nella pratica clinica.

Sedazione. A chi serve ?

Al paziente che manifesta importanti problemi emotivi.

In questi casi il dentista risolve indirizzandolo verso strutture protette o richiedendo nello studio la collaborazione di un anestesista, o applicando da solo tecniche di sedazione cosciente.

Se hai questo convincimento, sappi che non si discosta dalla media di pensiero degli odontoiatri italiani.

Sedazione, applicazione mirata

Con quella che definirei una MENTALITA’ OSPEDALIERA, sono sempre stati pochi i dentisti che si sono decisi ad acquistare una “sedation machine”.

Anche tu, qual’ora decidessi, per necessità o per altri motivi, di cedere allo slancio emotivo di acquistare un’apparecchiatura di questo tipo, saresti facilmente tentato ad un utilizzo mirato a quei pochi casi, che ti impediscono il normale svolgersi della tua operatività.

Ti limiteresti ad utilizzarla in situazioni di incontrollabile CONATO o di importante e manifesta ANSIA odontoiatrica, legata alla PAURA del DOLORE IN SE o alla PAURA dell’AGO, del TRAPANO, del SANGUE, degli ODORI o per altre fobie.

La sedazione con il Protossido, con l’interazione del medico, viene deputata a risolvere le problematiche di cui sopra, solo al manifestarsi delle stesse in maniera “importante”.
Con un rapporto sbilanciato tra “numero di applicazioni/invest.econom.apparecchiatura”, dovuto al limitato numero di pazienti fobici, questa mentalità applicativa spiega uno dei motivi della poca diffusione.
Perchè limitarsi a regalare sensazioni di tranquillità e benessere solo agli ansiosi?

Sedazione, applicazione routinaria

L’odontoiatra “anglosassone”, informato sin dagli anni ’50 sulla possibilità di poter utilizzare il protossido nel proprio studio, certo che il suo paziente non correrà alcun rischio… anzi, con pazienti che negli anni gli hanno manifestato un fortissimo gradimento della tecnica, è convinto della necessità di farla provare a tutti.

Non c’è paziente inglese, canadese ecc… che non abbia provato la piacevole sensazione che il protossido riesce a dare.
Da quando in quei paesi, sin dal ’61, è stata abilitata all’utilizzo anche all’igienista dentale, l’odontoiatra sa di poter offrire al paziente del suo studio, un’eccezionale servizio qualitativo legato al conforto e al benessere, che inizia dall’igiene e termina con le cure odontoiatriche. La positiva risposta dei pazienti, adulti o bambini che siano, lo ha portato ad applicare la tecnica in maniera che definisco “routinaria”.

Cosa si intende per “applicazione routinaria” ?

Di certo non si intende, come molti sono portati a credere, “Uso su tutti e sempre”.
La tecnica viene semplicemente fatta provare a tutti una volta (meglio due), dimostrando così al paziente, adulto o bambino, la possibilità di poter provare anche dal dentista un confortevole rilassamento psichico e muscolare.
Sarà poi utilizzata solo in caso di richiesta da parte del paziente, o su consiglio dell’operatore che ne veda l’utilità legata alla cura.

L’operatore ragiona così:

Caro paziente, io non so realmente chi tu sia, nè quali problemi ti tormentino e perchè. Se trovi sgradevole il solo pensiero di venirmi a trovare e di doverti sedere sulla “poltrona del dentista”. Se la vivi come una situazione da evitare, prova la mia “mascherina profumata” e lascerai tutti i tuoi problemi al di fuori del mio studio. Sfatiamo insieme la pessima fama del dentista foriero di dolore e di ansia.
Se viceversa vieni a trovarmi senza troppi problemi, prova ugualmente la “mascherina profumata” , la mia speranza sarà quella di farti provare una sensazione di incredibile benessere durante lo svolgersi delle cure odontoiatriche.
Se come credo, sarai pienamente soddisfatto della prova, potrai richierla per i prossimi atti operativi e parlane ai tuoi parenti ed amici.

Quando farlo provare ?

In prima visita:
La mia maggiore motivazione è dare al paziente la netta percezione di aver trovato nel mio studio una situazione di conforto e benessere per lui impensabili sino a poco prima. Una semplice “titolazione” da spesso risultati più che apprezzabili.
La prova mascherina profumata, in prima visita, raggiunge anche lo scopo di farla provare alle persone ansiose prima di qualunque atto operativo. Dando tempo al paziente di “metabolizzare” la sensazione provata analizzandone “a casa” tutti i vantaggi.
Durante una seduta di igene:

Quì le motivazioni sono altre: oltre alla scomparsa del fastidio, che solitamente accompagna questa seduta, spariscono anche gli eventuali dolori soggettivi quali il MAL DI SCHIENA – TORCICOLLO – MAL DI TESTA – TOSSE – MAL DI GOLA ecc… Il paziente, vedrà sciogliersi ogni fastidio come neve al sole, unito alla scomparsa di ogni altro tipo di sofferenza legata allo STRESS.
La “prova mascherina profumata” inserita nell’igiene, facilità l’applicazione routinaria perchè il tempo di “titolazione” risulta totalmente inserito nell’atto operativo. La concentrazione di protossido gradita dal paziente, viene infatti trovata mentre si esegue la pulizia dei denti.

E’ una tecnica rischiosa ?

Se la sedazione è applicata nel mondo da decenni in maniera routinaria è perché gli studi dentistici non hanno trovato reali controindicazioni alla sua applicazione. Se ne trae la conclusione che la sedazione con N2O/O2 non può essere una tecnica pericolosa.

Cosa si prova ?

Le sensazione può essere similabile al benefico rilassamento che si prova durante o al termine di un massaggio o quando, dopo un bagno turco o di una sauna, ci si accomoda su di una sedia a sdraio avvolti in un tiepido accappatoio o ancora a quel gradevole ovattamento che si avverte dopo alcuni bicchieri di spumante, ma molto più gradevole.

Cosa si vuol ottenere ?

L’aver deciso di far provare a tutti i pazienti questo nuovo servizio che definiremo “benessere dal dentista”, straccia lo stereotipo del dentista delle barzellette.
Il tutto va pensato per una applicazione fatta durante le cure dentali, dove le situazioni stressorie sono la normalità. L’utilizzo del protossido non come fine a se stesso, ma come coadiuvante a terapie che normalmente sono tutto fuorchè rilassanti. Certo non sarebbe necessaria con un paziente “androide”
Far conoscere al paziente un farmaco privo di controindicazioni, dosabile a discrezione del paziente stesso, che non lascia strascichi di alcun tipo, che stabilizza il battito cardiaco e la pressione arteriosa, che elimina l’ansia e il conato, che innalza la soglia dolorifica, che non viene metabolizzato e anche per questo non da assuefazione e che in più induce una sensazione di “totale benessere”, è sicuramente un atto di qualità che il paziente riconosce e fa proprio.

Cambia per il paziente il modo di pensare al dentista ?

La scelta di utilizzare la tecnica come “fonte di benessere e di piacevole rilassamento psichico e muscolare”, complementarmente alla terapia, la fa diventare utile non solo per risolvere i problemi, ma anche per rendere gradevole, rilassante…. la seduta odontoiatrica.
La tecnica modifica nei pazienti, adulti o bambini che siano, la sgradevole visione dello studio dentistico ed in generale di tutta l’odontoiatria, facendola avvicinare a quello che potremmo definire uno studio dentistico innovativo:

“Centro Benessere Odontoiatrico”

Conclusioni

In un Paese come l’Italia, dove la tecnica risulta sconosciuta alla quasi totalità dei pazienti, ha dato ottimi risultati l’utilizzo con mentalità routinaria .
Questo ha anche permesso di eliminare la sgradevole sensazione di sentirsi “cavia”, che il paziente italiano può avvertire, alla proposta di provare un farmaco gassoso, diminuendo così drasticamente la percentuale di rifiuti alla prova.

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