Articoli dalla letteratura internazionale
Nessuna correlazione tra caffè e aritmia
9th Gen 2017 | Posted in: Articoli dalla letteratura internazionale, Blog 0

Secondo l’Institute for Scientific Information on Coffee, chi soffre di aritmia non dovrebbe rinunciare al caffè.

Gli studi scientifici condotti fino a oggi suggeriscono che un moderato consumo di caffeina (3-5 tazzine al giorno) non aumenterebbe l’incidenza di aritmia. Un moderato consumo di caffè può, quindi, essere considerato come parte di una dieta bilanciata e di uno stile di vita attivo.

La fibrillazione atriale, fenomeno per cui il cuore si contrae a un tasso molto elevato e in modo irregolare, è il tipo di aritmia cardiaca più comune, che colpisce l’1-2% della popolazione.

Questo il parere della Società italiana di scienza dell’alimentazione: “il timore che il consumo di caffè potesse facilitare o provocare un’ aritmia cardiaca è stato uno dei primi ad essere avanzati, date le peculiari azioni farmacologiche della caffeina.

Da tempo però sia la ricerca che l’esperienza clinica hanno fornito dati rassicuranti: il consumo di dosi moderate di caffè non provoca disturbi del ritmo cardiaco, evento che può invece verificarsi in soggetti particolarmente sensibili e solo in casi di forte consumo.

A suffragare ulteriormente tali rassicuranti considerazioni sono arrivati, negli ultimi due anni, i dati di numerosi studi epidemiologici di lunga durata coinvolgenti svariate migliaia di persone.

Le conclusioni pressoché unanimi di questi ampi studi sono state che il consumo di caffè non solo non influisce sulle varie forme di malattie cardiovascolari quali aritmia cardiaca o insufficienza cardiaca, ma è addirittura in grado di mostrare un effetto benefico, e quindi determinare un rischio ridotto, sia nel caso di aritmia atriale che in quello di aritmia ventricolare.

Per questo, un’assunzione regolare di caffè, così come non aumenta il rischio di malattie cardiovascolari in soggetti sani, non aumenta nemmeno il rischio di nuovi episodi cardiovascolari in pazienti già portatori di cardiopatie, diabete o ipertensione, e potrebbe anzi addirittura risultare protettivo in entrambe le categorie di persone”.

 

FONTE: <a href=”http://www.mobinews.it/nessuna-correlazione-tra-caff%C3%A8-e-aritmia/58535″ target=”_blank”>mobilenews</a>

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