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Meno malattia parodontale per chi mangia yogurt. I benefici sembrano essere rilevati dalla ricerca scientifica

Possiamo evitare la malattia parodontale (MP) mangiando lo yogurt? Sicuramente no, ma una recente ricerca rileva che chi mangia più yogurt ha meno probabilità di ammalarsi.

L’esatto meccanismo non è noto ma il minor apporto di calcio e quindi di latticini, sembrano essere tra le possibili cause della MP. Patologia cronica molto diffusa che porta alla distruzione del tessuto connettivo e dell’osso alveolare intorno al dente.

Lo studio di Hye-Sung Kim responsabile del Centro di Ricerca sulla salute Orale presso l’Apple Tree Dental Hospital a Goyang (South Korea) è stato pubblicato sulla rivista PLOS One Più di 6.000 persone con età superiore a 19 anni sono state coinvolte nello studio osservazionale promosso dal Sistema Sanitario Nazionale Coreano nel 2009.

Un questionario a posteriori ha rilevato la quantità giornaliera di yogurt assunto.

Gli stessi soggetti sono stati poi sottoposti a una valutazione parodontale con la misurazione del CPI (Community Periodontal Index) su determinati elementi dentali.
L’indagine ha anche preso in considerazione altri fattori: età, sesso, reddito, livello culturale, fumo, tipo di igiene orale praticato.

I risultati evidenziano che i pazienti che mangiano meno yogurt hanno indici di malattia parodontale (CPI) significativamente più elevati.

Nessuna differenza significativa è stata rilevata per gli altri fattori (età, sesso etc).

In una nota, Steven R. Daniel, DDS Presidente della American Academy of Periodontology, dichiara che lo studio di Kim avvalora l’ipotesi che i probiotici possono aiutare a combattere la parodontite.

Lo yogurt infatti è ricco di questi organismi vivi (probiotici) che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite in particolare inibiscono la crescita dei batteri che scatenano la malattia parodontale.

“C’è spazio – conclude Daniel- per ulteriori ricerche mirate a studiare gli effetti di determinati ceppi di probiotici rispetto ad altri”.
Molto importante sarà la collaborazione con i clinici per comprendere come le scelte dietetiche dei pazienti influenzino la salute delle gengive.

FONTE: odontoiatria33

6 Comments
  1. andrea
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